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ASPETTANDO L’ALBA

 

   

Fin da bambino avevo la passione per la fotografia. Non ho  voluto specializzarmi e diventare un  fotografo professionale, come del resto non ho voluto specializzarmi in un nessun mestiere.

Resto quindi al di fuori di ogni mondo lavorativo proprio per la non voglia di prendere questa specializzazione. Al di la di questa mia breve parentesi formativa, resta il fatto che amo fare le fotografie; ed uno dei miei quadri fotografici più ricorrenti è sempre stato il tramonto. Fotografare il sole che scompare dietro l’orizzonte. Un giorno però Babbo mi disse:" l’hai mai vista L’alba? " No risposi,   e incuriosito gli chiesi: perchè? Be’ vale veramente  la pena che tu la veda, è bellissima!Rispose Babbo. Non troppo convinto delle sue parole, rimasi a riflettere per un  po’  e decisi che tutto sommato potevo pure  sforzarmi di vederla. Dico sforzarmi perché per vedere l’alba ci si deve alzare presto al mattino, e considerato che ogni mattina dovevo svegliarmi presto per andare a scuola, la Domenica avrei preferito dormire anziché osservare quest’alba. E così una Domenica mattina a mia insaputa dei miei genitori decisi di alzarmi presto, ancor  prima che  arrivassero i primi bagliori di luce. Sul terrazzo faceva freddo, e ancora si potevano vedere le luci dei lampioni che illuminavano la strada che porta a Fiesole ( Firenze ). Anche se era Giugno mi imbottiì di maglie e giubbotto e in attesa del sole posizionai la mia macchina fotografica sul trepiedi. Ai primissimi bagliori di luce, i miei sbadigli erano all’ordine del l’istante. Ma Fu bellissimo vedere la luce delle stelle che si mescolava alle prime luci dell’Alba. All’improvviso il giorno ! Anche il freddo  stava allentando la sua morsa e già i primi scatti fotografici erano impressi sul negativo all’interno della  macchina fotografica. Il cielo era di un colore biancastro e le luci  delle stelle erano scomparse e pure i lampioni cittadini erano spenti. Restava solo qualche luce all’interno delle case di fronte a me. Da dietro la collina ecco che vedo un bagliore ed il cielo appare da biancastro  a rossastro. Pochi attimi ed ecco far capolino uno spicchio di  Sole. Che meraviglia!! Irrefrenabili partirono gli scatti fotografici. E mentre scattavo le foto  il sole saliva da dietro la collinetta Fiorentina  tingendosi di  giallo. Il cielo molto velocemente mutò  da un colore bianco  fino a diventare celeste. Cadevo dal sonno e non appena il sole fu completamente sopra la collina, in silenzio ma beato per aver visto il sorgere del sole, me ne ritornai sotto le lenzuola. L’ansia immediata fu il poter vedere le foto non appena fossero state stampate. Ovviamente il lunedì pomeriggio ancor prima che il negozio aprisse ero in pole position ad attendere il negoziante che tirasse su la saracinesca della bottega. Le foto vennero bene, si, non erano sfocate o mosse, e ciò mi rincuorò, ma il vedere l’alba attraverso quelle foto non mi emozionò come l’istante vissuto la mattina del giorno precedente. Quella luce, quel profumo che aleggiava nell’aria, il canto del gallo, i primi cinguetti degli uccellini, e anche il solito rumore dei motori delle auto interrotto dal cambio dell’autobus cittadino che in lontananza rimbombava nelle mie orecchie.

Una cartolina che difficilmente la si può descrivere attraverso una fotografia, e forse anche una pittura. Tutto questo a voluto significare per me il volgere lo sguardo verso un sole nascente e non un sole che sparisce lasciandoci una miriade di multicolori che lentamente cedano di fronte al nero del buio della sera fino alla nuova luce dell’Alba. Vedere di persona non è come farsele raccontare o vederle attraverso delle cartoline. Vivere l’attimo è il poter vivere l’istante della tua emozione. Niente e nessun altro potrà tentare di sostituirla, è soltanto tua ogni volta che lo vorrai. Ogni volta che lo vuoi l’alba è lì ad aspettarti, a regalarti un nuova giornata piena di luce. La luce che trapassa la tua anima e la illumina d’immenso. Anche noi apparteniamo a quell’alba, soltanto la vediamo rare volte e la scordiamo con molta facilità.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

                  

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Abbiamo  a nostra disposizione tutta la notte per aspettare l’alba. E’ faticoso alzarsi presto o magari non dormire e gustarsi quel cielo stellato che racconta di se  a  te che lo osservi. E’ tremendamente bellissima l’attesa di  quell’aria fredda mattutina che  riesce a scaldarti  dentro al tuo sole.  Tu Sei prima l’alba e poi  il sole che unendosi riescono a  darti  delle bellissime emozioni.

 

Emozioni spesso abbandonate e sottomesse dal tramtram quotidiano che non ti lascia neppure respirare, ti toglie quel respiro che ti permette di vivere. Tu credi in questo e correndo  ti lasci trasportare da un vento che non ti appartiene affatto. Un vento caldo che però ti brucia e non ti riscalda come il tuo sole. Molto lentamente ti brucia ogni cellula del tuo corpo fino ad arrivare ad una perdita totale. Ovviamente è difficile accorgersene, ma quando si apre in te quello spiraglio che ti permette di spengere quel vento fatto di fuoco, tu rinasci, ti risvegli e come l’alba sei quel dominio che non è potente e ricco ma debole ed intelligente. Hai una luce invisibile che tutti ti invidiano perché nonostante non siano capaci di vederla sanno che esiste ed è tua.

 

Devi essere in grado di gestirla quella luce, perché essa ti dia l’eternità. Lasciati avvolgere dal suo tiepido calore, uno Scirocco lieve lieve che passa ed oltrepassa la tua coscienza, ti illumina di una sapienza che non sarà quella divina, ma è la tua conoscenza unica che porterai sempre con te ovunque tu sia. Cerca di saper coglierla e non di strapparla o addirittura rubarla ad altri. Non è copiabile, non è paragonabile, non è programmata, ma è semplicemente  la tua coscienza ritrovata.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Quando lo avrai compreso non importerà aspettare l’alba, perché sarai tu quell’alba, ed il tuo sole dentro salterà fuori di te illuminando il giorno e la notte.

andrea

 

 

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