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LA MATRICE

THE MATRIX

 

AUM

TRIADE / TRINITA'

 

 

Qui sotto ci sono raccolte delle  immagini che in qualche modo rappresentano  la triade, l'AUM o l'OM, l'Omkar. Alcune possono essere divertenti altre tristi, alcune positive altre negative. Tutte però pare voler rifarsi all' AUM  il suono cosmico, un suono primordiale di antiche origini. Ma da molto tempo l'AUM  è stato sostituito dal OM, quindi appaiono solo due lettere  e non tre. due lettere che a sua volta possono essere viste come le due colonne del tempio di Salomone, consideratè però come l'una l'opposto dell'altra. Il Mondo duale che avanzando ha portato un squilibrio pazzesco. Squilibrio scaturito dalla scelta dell'una o l'altra colonna considerate separate tra loro, divise dove  insegui o il Bianco o il Nero, o il positivo o il  negativo.  Eppure però le due colonne sono unite da un arco o da un segmento che sta a rappresentare l'unità l'Uno, perciò condividono la stessa unione.  Le colonne sono unite come lo sono i due emisferi celebrali e fino a quando non si farà più distinzione , divisione od altro che possa separare  questa unità  anche l'OM resterà separato.

 

Spesso la  mente umana tende a separare, a scollegare le immagini ed i fatti ma  commette un errore, perchè tutto è connesso.

 

 

 

 

 

Adesso proverò a descrivere attraverso alcuni disegni  come potrebbe essere rappresentata  la Matrice  o Matrix attraverso delle semplicissime figure  evidenziando  come spesso accade che  la complessità degli infiniti dettagli, è al contrario  una semplice unione di pochi elementi, che  rappresentano  quel Tutto che viene spesso menzionato ma che potrebbe non essere completo perchè privo del  non  conosciuto.

Ho preso queste definizioni trovate in rete, ma ogni qualsiasi altra definizione scritta con parole o frasi diverse porta sempre allo stesso punto di partenza anche perchè  sono le tre figure che ho preso per disegnare una Matrix a mio modo di vedere.

 

Il Cerchio:  

IL CERCHIO

 

Il cerchio rappresenta la perfezione, la compiutezza, l’unione, ciò che non ha rottura e cesura. Emblema tradizionale di ciò che non ha inizio né fine, formato da una linea unica le cui estremità si ricongiungono per annullarsi l’una nell’altra. Il cerchio rappresenta lo stato della sostanza primordiale, impalpabile e trasparente, uniforme ed indifferenziata. Infatti il cerchio sprovvisto di angoli e di spigoli simboleggia l’armonia, che grazie all’assenza di opposizioni, come l’alto e il basso, ecc., traduce l’indifferenziato in un’uguaglianza di principi. È il simbolo dello spirito e dell’immaterialità dell’anima. Il simbolismo del cerchio é duplice, sia magico sia celeste. Il cerchio come cielo rappresenta la dimensione intellettuale e spirituale. Infatti nella sua opposizione al quadrato, il cerchio incarna il cielo in rapporto alla terra, a tutto ciò che è materiale. Il cerchio come cielo è collegato al il ciclo perenne della vita. Questo concetto è ben espresso dalla circonferenza, figura geometrica nella quale non è dato distinguere il principio dalla fine, simbolo dell'eternità e quindi di perfezione. Il movimento circolare, che è anche quello del cielo, è perfetto, immutabile, senza inizio né fine, né variazione; questo fa si che esso possa rappresentare il tempo, il quale, a sua volta, può essere definito come una successione continua e invariabile di istanti tutti identici gli uni agli altri, e da qui il concetto di ciclicità. La circonferenza determina anche un limite separatore tra la superficie interna definita e quella esterna infinita. Il simbolismo del cerchio è strettamente legato a quello del centro, in relazione all’unità primordiale. È il luogo sacro dove si concentrano tutte le energie materiali e spirituali. Di questa circonferenza, i quattro elementi sono i raggi; il centro, che è anche punto centrale della croce, è il punto dal quale i raggi si dipartono ma al qual peraltro convergono, simbolo quindi del Principio da cui tutto trae origine e cui tutto ritorna. Presso i popoli primitivi la circonferenza con il punto centrale è ancora la raffigurazione del sole, il cui calore è associato all'amore, e la luce alla bellezza e alla verità. Il cerchio, come cerchio magico o sfera, è un tempio ben definito, pur non essendo uno spazio fisico. Il cerchio magico ha origini antiche. Alcune sue forme erano utilizzate nell'antica magia babilonese. Anche i maghi cerimoniali del medioevo e del rinascimento le utilizzavano. I cerchi magici venivano usati dai maghi nelle cerimonie per proteggersi dalle forze evocate. Nel mondo celtico, il cerchio ha una funzione e un valore magico. Il cerchio simbolizza dunque un limite magico invalicabile. Per i popoli nomadi il Santuario per la divinità era concepito circolare, come la loro tenda. Per delimitare il Santuario essi fissavano un bastone nel terreno e concepivano il bastone come asse del mondo ed ogni punto della superficie terrestre era concepito corrispondente a tale asse. Con un filo legato al bastone ruotando formavano il cerchio, trasfigurazione del cielo e del cosmo. 

Link: http://www.mitiemisteri.it/esoterismo/geometria/cerchio.html

 

Il Quadrato

 

Figura geometrica con quattro lati. La struttura quadrangolare rappresenta la squadratura della materia, ovvero la regolarizzazione di quanto per sua natura sarebbe rimasto informe e caotico. Il quadrato (come il Rettangolo o Quadrilungo, che ne costituisce una variante simbolica) è simbolo di definizione e di delimitazione. Esso rappresenta il modello del recinto sacro (Tempio), fondamento della congiunzione dei quattro simbolici punti cardinali, nonché sulla simmetria dei lati opposti. Se il cerchio è perfetto, il quadrato è giusto, tanto da essere stato adottato dai pitagorici quale simbolo della giustizia; rappresenta quindi la Legge, come normatività interiore, codice esteriore ed ordine concettuale. Il quadrato è il simbolo della terra, in opposizione al cielo, simboleggiato dal cerchio; ma è anche, ad un altro livello, il simbolo dell'universo creato (terra e cielo), in opposizione al non-creato e al creatore, quindi è l'antitesi del trascendente. Il quadrato è una figura antidinamica, ancorata sui quattro lati, rappresenta l'arresto o l'istante isolato. Il quadrato implica un’idea di stagnazione e di solidificazione e di stabilizzazione. Mentre il movimento scorrevole è circolare e rotondo (circonferenza), l'arresto e la stabilità sono associati a figure angolose, con linee dure e a sbalzi. La simbologia del quadrato e quella del numero quattro sono spesso associate. I pitagorici facevano della tetraktys e anche del quadrato di quattro, cioè sedici, la base della loro dottrina. In riferimento alla Tetractys pitagorica si osserva che il quadrato è sempre dovunque considerato il numero della manifestazione Universale nel concetto del quadrato Perfetto; la formula Pitagorica 1+2+3+4=10 è la circolatura del quadrante e l'inverso 10=1+2+3+4 esprime numericamente la divisione quaternaria del cerchio, cioè il problema ermetico della quadratura del cerchio concepibile come massima perfezione umana. Il numero quattro è dunque, in certo modo, il numero della perfezione divina; più in generale, è il numero dello sviluppo completo della manifestazione, il simbolo del mondo stabilizzato. Questo sviluppo si effettua, partendo dal centro immobile, secondo la croce nelle direzioni cardinali che, nel quadrato, è l'espressione dinamica del quattro. La manifestazione solidificata viene espressa dal solo quadrato, il cui sviluppo va di pari passo a quello delle civiltà sedentarie. Il cerchio simbolo dell'animazione, è d'altra parte la forma abituale dei santuari presso i popoli nomadi, mentre il quadrato è la forma dei templi presso i popoli stanziali. Le età del mondo, la vita umana e i mesi lunari sono ritmati sul numero quattro, mentre le quattro fasi del movimento ciclico vengono espresse dal cerchio. Nell’antichità Platone considerava il quadrato e il cerchio come assolutamente belli in sé; secondo il grande pensatore il quattro si riferisce alla materializzazione delle idee e il tre all'idea stessa: il secondo esprime le essenze e il primo i fenomeni, l'uno lo spirito e l'altro la materia. Secondo Plutarco, i pitagorici affermavano che il quadrato riuniva la potenza di Rhea, di Afrodite, di Demetra, di Hestia e di Hera: il quadrato significa che Rhea, la madre degli dei, la fonte della durata, si manifestava attraverso le modificazioni dei quattro elementi simbolizzati da Afrodite, che era l'acqua generatrice, da Hestia, che era il fuoco, da Demetra che era la terra e da Hera che era l'aria. Il quadrato rappresenterà la sintesi degli elementi. Come abbiamo detto sopra molti spazi sacri hanno una forma quadrangolare: altari, templi, città ed accampamenti militari. La forma quadrangolare viene adottata per delimitare numerosi luoghi come la piazza pubblica di Atene. Spesso questo quadrato è inscritto in un cerchio, sommità di una collina rotonda, come per gli accampamenti e per i templi oppure in fondo a un cerchio di colline, come per Roma. Secondo la versione di Plutarco sulla fondazione di Roma essa venne insegnata a Romolo dagli Etruschi come nei misteri. Si scavò dapprima una fossa rotonda, dove vennero gettate le offerte e che ricevette il nome di mund (cioè cosmo). Il mundus era considerato il centro che collega la città al mondo degli spiriti, cosi come il cordone ombelicale collega il bambino alla madre. La città aveva una forma circolare, anche se Roma viene chiamata dagli antichi urbs quadrata e Plutarco stesso la chiama Roma quadrata, affermando inoltre che essa era al tempo stesso un cerchio e un quadrato. Secondo una teoria la parola quadrata significa quadripartita, cioè la città circolare era divisa in quattro parti da due arterie, il cui punto di intersezione coincideva con il mundus. Nella lingua dell'antico Egitto l'ideogramma che veniva usato per la parola città era un cerchio con due strade che si incrociavano disegnate all'interno. Va ricordato anche che nell'Oriente antico, presso i Babilonesi, il quadrato veniva usato per indicare il totale di un conto ed esprimeva l'idea di riunire entro un limite, corrispondendo così a un limite terrestre. Esso sembra un simbolo meno antico del cerchio e forse ne è una derivazione, in ogni modo cerchio e quadrato esprimono un totale, ma il quadrato serve anche ad esprimere un'idea di limite. Il cerchio e il quadrato rappresentano i due aspetti fondamentali di Dio: l'unità è la manifestazione divina. Il cerchio esprime il celeste, il quadrato il terrestre, non in quanto opposto al celeste ma in quanto creato; nei rapporti fra il cerchio e il quadrato esiste una distinzione e una conciliazione: il cerchio sarà per il quadrato ciò che il cielo è per la terra e l'eternità per il tempo, ma il quadrato si inscrive in un cerchio vale a dire la terra è dipendente dal cielo. Il quadrato non è altro che la perfezione della sfera su un piano terrestre. Per i cristiani il Cristo rappresenta l'umanità, egli verrà considerato come l'uomo quadrato per eccellenza. L'uomo quadrato, con le braccia tese ed i piedi giunti, indica i quattro punti cardinali e in essi troviamo riuniti il significato della croce e delle quattro dimensioni che esso implica. Cristo pone la propria natura umana in seno alla natura divina e l'uomo quadrato, tramite l'Incarnazione, si inserisce egli stesso nel cerchio. In altri termini, l'umanità è collegata alla divinità, come il tempo all'eternità, il visibile all'invisibile e il terrestre al celeste.

http://www.mitiemisteri.it/esoterismo/geometria/quadrato.html

 

Il Triangolo

La figura geometrica del triangolo è strettamente legato al numero tre. Poligono di tre lati, quindi con tre vertici. Il simbolismo universale del triangolo, si ritrova in tutte le tradizioni, è la manifestazione del ritorno all’unità primordiale. Il triangolo si ricollega alle varie simbologie del ternario. Esprimeva prevalentemente sia l’idea della divinità, riscontrabile nel simbologia della trinità, sia l'idea dell'ascesi dell'uomo verso la trascendenza divina, l'Universale. Quindi il microcosmo che si innalza verso un macrocosmo e viceversa, cioè la protezione Divina (o delle potenze celesti) verso l’umanità e la natura. Nella tradizione pitagorica, in cui si manifesta come Tetraktys, il triangolo simboleggia l’ascesa dal molteplice all’Uno. Secondo la peculiare interpretazione alchemica, nell’ordine delle figure chiuse, il triangolo si colloca tra il cerchio ed il quadrato, da cui si può dedurre che rappresenti un’entità intermedia tra la sostanza quasi astratta, ovvero spirituale, e la materia che ricade invece sotto i nostri sensi. Il triangolo è la rappresentazione grafica dei quattro elementi. Per esempio il triangolo con la punta verso l’alto simboleggia il fuoco e il sesso maschile, con la punta in basso invece sta a significare l’acqua e il sesso femminile. L’equilibrio dei due triangoli è dato dalla loro unione nella forma dell’esagono stellato, cioè la rappresentazione grafica del sigillo di Salomone, composto dall’incrocio dei due triangoli inversi. In relazione al sole e al grano il triangolo è doppiamente simbolo di fecondità. Il triangolo equilatero esprime la divinità, l’armonia, la proporzione. Non può essere pienamente compreso se non in funzione dei suoi rapporti con le altre figure geometriche. Ogni figura può essere divisa in vari triangoli con linee tracciate dal centro fino agli angoli. Il triangolo è alla base della formazione della piramide. Come ogni generazione avviene attraverso la divisione, così l’uomo corrisponde ad un triangolo equilatero diviso in due, cioè ad un triangolo rettangolo. Il quale, secondo l’opinione di Platone nel Timeo, rappresenta anche la terra. La trasformazione del triangolo equilatero in triangolo rettangolo con una perdita di equilibrio. Il triangolo equilatero, nella tradizione giudaica, simboleggia Dio, di cui è proibito pronunciare il nome.

Link: http://www.mitiemisteri.it/esoterismo/geometria/triangolo.html

 

 

 

All'Interno delle tre figure  vive  e si muove la Spirale che tutto anima, classificata o

nominata l' ENERGIA.

 

 

                                                                  La Spirale

La spirale nella cultura celtica è un simbolo antichissimo che sta a simboleggiare l'espansione, la crescita e lo sviluppo. Nei suoi molteplici significati la spirale rappresenta l'universo e l'infinito, il sole e il suo movimento e più importante la strada da seguire per andare alla ricerca di se stessi. Triskel: La spirale della vita che abbraccia la terra. Assume tuttavia altri significati: la triplice manifestazione (forza, conoscenza, amore); dell' unita divina, maschile e femminile; era il simbolo delle tre classi della società celtica (guerrieri, druidi, produttori); rappresentava, anche, l'energia ''in movimento'' di aria, acqua e fuoco, riunite nel centro ''spirituale'' dell' emblema. Nella simbologia più comune celtica esistevano come simbolo la spirale, la tripla spirale (o triskel, tipo la svastica ma con tre braccia arrotondate) e il cerchio, e tutti e tre erano principalmente simboli solari. Per la spirale c'era anche il significato di infinito e rinascita o reincarnazione. Per il triskel c'era anche il significato dell'armonia dei tre mondi (terreno, celeste e aldilà). Poi i missionari cristiani, o meglio i vescovi inviati soprattutto in Irlanda verso la fine dell'Impero Romano (tipo san Patrizio), unificarono i due simboli, creando così la croce celtica, un cerchio con la croce in mezzo, simbolo dell'unione e del compromesso tra il cristianesimo e le tradizioni druidiche celtiche. Peraltro, il triskel come elemento architettonico, simbolico e ornamentale, è presente sulle facciate delle chiese gotiche. Il simbolo rivela determinati aspetti della realtà - gli aspetti più profondi - che sfuggono a qualsiasi altro mezzo di conoscenza. Secondo Giambico, un mistico siriano del II secolo d.c. fondatore di una scuola neoplatonica, i simboli compiono da sé la loro opera, infatti i simboli parlano direttamente all’uomo, mostrandosi in modo immediato nella loro veste materiale, riportando alla luce il significato essenziale dell’Esistenza, altrimenti nascosto, con l’utilizzo delle semplici parole. I simboli proiettano l’uomo nella dimensione del sacro. Noi siamo abituati a questa esistenza e a questo mondo, non ne sappiamo più vedere le ombre, gli abissi, gli enigmi e ci vogliono ormai degli spiriti straordinari per scoprire i segreti delle cose ordinarie. SIGNIFICATO ESOTERICO DEL CENTRO Il centro è uno dei simboli esoterici fondamentali. Esso rappresenta l’Uno, l’origine di tutte le cose, il principio primo da cui ha inizio la creazione. Il Centro è essenzialmente il Principio: il centro principiale, a partire dal quale tutto ha origine, il punto indiviso, senza dimensione né forma, immagine perfetta dell’Unità primigenia e finale in cui ogni cosa trova inizio e fine, perché tutte le cose ritornano all’energia principale che le ha create, riunendosi alla perfezione assoluta. Il centro è l’Essere puro, l’Assoluto, il Trascendente, diffuso nello spazio-tempo materiale, che altro non è che l’irradiazione dell’Assoluto. Senza tale riferimento naturale, lo spazio-tempo non sarebbe che privazione, vuoto nel caos. Per gli antichi, il cielo non è che un mare, in cui la Stella Polare manifesta il punto primordiale dell’oceano celeste, del quale il mondo è solo una frangia esterna, l’ultima creata.

Link: http://www.keystone110.it/public/della%20spirale.pdf

 

Prendendo come riferimento  letterale l'AUM   o la Triade o Trinità e come riferimento geometrico le tre figure  Cerchio, Quadrato e  Triangolo che non a caso hanno un riferimento esoterico, e i tre colori blu rosso e giallo i  3 colori primari ( I colori PRIMARI: ROSSO, BLU, GIALLO, non possono essere generati da altri colori. ) ho ottenuto questo disegno la Matrice che  potrebbe iniziare dal centro del cerchio e terminare sulla periferia circosritta dalla linea blu. All'interno possiamo ritrovare la Trinità scissa a sua volta in Dualità e la Spirale o Energia  che ci permette di nascere e crescere o espandersi nel caso dell'Universo.  La linea Blu è la ha fine dellla Matrice.  All'interno della Matrix troviamo l'origine  lo zero o il punto    che potrebbe essere collocato al  centro del cerchio, poi abbiamo lo Spazio / Tempo all'interno del cerchio   per concedere  lo sviluppo  di ogni Essere fino al raggiungimento della  periferia considerata come  morte / rinascita.  Da non tralasciare poi l'aspetto gerarchico della Matrice, dal Divino all'essere microscopico.

 

Ecco le tre figure geometriche citate  sopra  che formano l' AUM ovviamente la Spirale è l'energia presente ovunque che permette l'esistenza animata di ogni Essere.

 

LABIRINTO:

 Termine greco, che definisce l’edificio fatto costruire, secondo il mito greco, dal re Minosse di Creta, su progetto dell’artefice Dedalo. L’origine del nome risale ad ambienti culturali come la Lidia e la Licia, mentre le scoperte relative alla lingua micenea consentono di documentare la forma da-pu-ri-to (daburintho), in epoca piuttosto antica. Secondo il mito, nel labirinto fu rinchiuso il Minotauro mostro metà uomo e metà toro, cui venivano periodicamente sacrificati 14 fanciulli inviati da Atene come tributo. Il Minotauro fu ucciso dall’eroe Teseo con l’aiuto di Arianna, che gli insegnò il modo di uscire per mezzo del filo e della corona di luce. Vari studiosi hanno identificato il labirinto con il palazzo minoico di Cnosso: la presenza in tale edificio di oggetti votivi e delle asce bipenni sembrò confortare tale ipotesi, poiché il termine ascia è di origine lidia, ed è accostato al labirinto. Altri studiosi ritengono invece che si identifichi con un luogo oscuro, difficile da percorrere per la tortuosità della pianta ed i trabocchetti che vi sono predisposti; tale luogo è presente non solo nel mondo greco, ma genericamente nel Mediterraneo, con ascendenze neolitiche (Malta, Egitto, Lemno ed Etruria). L’iconografia è resa da una forma meandroide, che appare in molti monumenti: di particolare interesse le monete di Cnosso, dove l’immagine del Minotauro è inserita in una cornice a meandro. Oltre a quello quadrato, si conoscono raffigurazioni di tipo circolare, come nelle oinochòe della Tagliatella (fine VII secolo a.C.) ed in opere di ambiente nordico. In epoca romana è tema diffuso nell’arte del mosaico, prestandosi particolarmente alla decorazione pavimentale (Pompei, Gallia, Spagna e Renania). In epoca cristiana viene frequentemente usato come simbolo delle difficoltà del cammino per raggiungere il regno di Dio. Al riguardo risulta molto significativa l'immagine riportata, che raffigura il labirinto intarsiato nel pavimento della cattedrale di Chartres. Simbolo del tortuoso cammino di redenzione, esso veniva percorso dai pellegrini in ginocchio che, in circa un'ora, completavano gli undici meandri concentrici per un totale di 262 metri. Questa attività veniva considerata equivalente a un pellegrinaggio in Terrasanta, e permetteva di ottenere dalle autorità ecclesiastiche lo stesso numero di indulgenze. Nel Medioevo il labirinto fu anche simbolo della fratellanza dei Liberi Muratori, costruttori di Cattedrali. Gli Alchimisti lo indicavano come centro alchemico o Labirinto. di Salomone. Uno suo splendido esempio in mosaico era stato fatto costruire dal Principe Raimondo di Sangro sul pavimento della sua Pietatella, in materiale artificiale durissimo di sua invenzione, che purtroppo è stato eliminato nel corso di interventi di ristrutturazione effettuati verso la fine del XIX secolo. La simbologia massonica latina accosta i viaggi preiniziatici del neofita al Labirinto, una fenomenologia che il Fratello K. Kerenyi così sintetizza: "Agli interrogativi sul significato delle leggende, delle raffigurazioni e delle tradizioni sul labirinto ha dato risposta lo storico delle religioni di Leida, Brede Kristensen, secondo il quale esso è il mondo degli inferi; con le sue tortuosità ed i suoi vicoli ciechi, tra i quali nessuno riesce a trovare una via d’uscita, non può rappresentare altro che il mondo dei morti. Resta il dubbio che sia veramente questo l’elemento distintivo delle sue varie rappresentazioni e non piuttosto il fatto che una via d’uscita ci sia sempre, nonostante le sue tortuosità, un riferimento alla capacità dell’essere umano di destreggiarsi all’infinito attraverso ogni tipo di morte".

http://www.keystone110.it/public/della%20spirale.pdf

 

 

Però potrei aggiungerci il Labirinto sempre all'interno del Cerchio dove  al centro del Tutto vorrei collocarci il Cervello. E anche se non la vediamo,  sempre all'interno del cerchio c'è la Spirale ( Energia ) che si muove in ogni direzione e da vita a tutto ciò che è all'interno del Cerchio o come ho scritto sopra la MATRICE o MATRIX.

 

Oppure  potrei rappresentarla così:

 

Piante DNA Animali

Anche se infinito sta sempre dentro al cerchio  blu

UNIVERSO GALASSIA SISTEMA SOLARE

La foto riporta una visione del Sistema Solare un po' diverso da come già lo conosciamo e

a tale proposito riporto qui un link che potrà meglio spiegare la nuova ipotesi del moto dei Pianeti:

link: La verità sulla rotazione della Terra intorno al Sole

 

 

 

 

Sempre all'Interno del Cerchio c'è l'Albero :

 

Nella mitologia gli alberi sono gli agenti privilegiati della comunicazione tra i tre mondi:

abissiinferi, la superficie della terra, e il cielo. Riecco spuntare la Triade.

 

 

 

 

Ma questa visione sarebbe troppo riduttiva ed inoltre  a circolo chiuso o vizioso, proprio come è il perimetro del cerchio e pertanto   non può essere il Tutto o l'AUM, perchè è innanzituto definita come Matrice, e totalmente  priva del non conosciuto, dell'ignoto, del nulla, dello Zero. E quindi potremmo pure dire che tutto è Zero o ancora meglio il Nulla comprensivo del TUTTO Matrice compresa.

Sono  considerazioni,  causate anche dall'ipotesi dell'Universo Olografico e di conseguenza una visione di un   Mondo illusorio. Vorrei e forse vorremo delle certezze, ma anche le certezze una volta " scoperte"  sarebbero sempre e comunque limitate , definite, e non del tutto complete anche se certe. Forse una visione coerente potrebbe essere quella di vivere costantemente il presente,l'attimo, perchè ciò che viene immediatamente dopo è già vecchio e l'essere Umano dovrebbe invece rinnovarsi continuamente tenere la mente sgombra, libera.

 

 

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